martedì 31 gennaio 2012

ESTROFFICINA PROPONE LA CAMPAGNA :DIFFERENZIAMOCI SI PUO': CONSIGLI UTILI

 

 

 

La raccolta dei rifiuti ingombranti, elettrici, elettronici...

Ama promuove il servizio per la raccolta di materiali che non devono essere inseriti nei cassonetti stradali dell'indifferenziata, ma avviati separatamente al recupero.
  • Rifiuti ingombranti: porte, armadi, cucine, materassi, divani, letti, mobili,arredi, ecc.
  • Rifiuti elettrici ed elettronici - RAEE - televisori, computer, stampanti, lampade, neon, elettrodomestici grandi e piccoli come lavatrici, frigoriferi, lavastoviglie, asciugacapelli, forni elettrici, condizionatori, telefonini.

Come funziona il servizio

Raccolte gratuite

Mappa delle raccolte gratuite

Raccolta nei quartieri

Tutte le informazioni sui 186 punti di raccolta gratuita dei rifiuti ingombranti, elettrici, elettronici. Il servizio si svolge nelle strade e nelle piazze di tutti i Municipi. Digita la tua strada e trova il punto di raccolta più vicino.
I servizi nel tuo quartiere

Centri di raccolta

Strutture AMA attrezzate per la consegna gratuita dei rifiuti ingombranti, elettrici, elettronici ed anche di altri materiali come calcinacci, ferro, potature, batterie auto, oli vegetali, ecc.
I servizi nel tuo quartiere

Raccolte domenicali

Ama organizza in collaborazione con il TGR Lazio l'iniziativa "il tuo quartiere non è una discarica", raccolte domenicali gratuite presso i centri di raccolta o le ecostazioni mobili allestite nella città.

Raccolte a pagamento

I servizi nel tuo quartiere

Servizio di raccolta a domicilio

Riciclacasa e Lavoro, il servizio a pagamento di ritiro dei materiali ingombranti, elettrici, elettronici, speciali effettuato presso le abitazioni o le attività lavorative.
Attenzione: Si ricorda di rispettare le regole previste dalla normativa nazionale e municipale per evitare sanzioni

Centri di raccolta rifiuti ingombranti

I Centri di Raccolta Ama sono strutture gratuite attrezzate per la raccolta e avvio al recupero di rifiuti, unicamente consegnati da privati.
  • Rifiuti ingombranti: porte, armadi, cucine, materassi, divani, letti, mobili,arredi, ecc.
  • Apparecchiature elettriche ed elettroniche - RAEE – come computer, televisori, stampanti, telefonini, frigoriferi, lavatrici, lavastoviglie, condizionatori, cucine.
  • Rifiuti speciali come pile, batterie auto, oli vegetali, contenitori per vernici, calcinacci, ferro, potature e altri materiali.
Da sapere
  • Non tutti i centri possono accogliere ogni tipologia di materiale; clicca sull'icona per sapere l'indirizzo giusto dove consegnare i rifiuti o apri la scheda.
  • Non si accettano materiali che contengano amianto, materiale che va smaltito separatamente. INFO
  • L'ingresso nei centri di raccolta è consentito, per utenti privati e non per attività lavorative, ai veicoli di peso complessivo inferiore ai 35 quintali che non consegnano rifiuti per conto terzi.
  • I rifiuti, per essere recuperati, non vanno consegnati umidi o bagnati, con muffa, infestati da parassiti. I rifiuti da Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche – RAEE - devono essere consegnati integri, non smontati.
Ecoincentivi Gli operatori rilasciano, su richiesta dell'utente, il documento dell'avvenuto corretto smaltimento per ottenere gli ecoincentivi fiscali previsti dalla legge.

sabato 28 gennaio 2012

Conservazione cibi: 5 alternative alla pellicola trasparente in Pvc


Conservazione cibi: 5 alternative alla pellicola trasparente in Pvc

| Stampa |
Mercoledì 25 Gennaio 2012 10:15    Scritto da Marta Albè
pellicola_trasparente
Viviamo in una società  ancora eccessivamente influenzata dalla cultura dell’usa-e-getta, ma sono molti i piccoli passi che ognuno di noi potrebbe compiere perché alcune abitudini ormai consolidate inizino a cambiare, a partire dalle nostre scelte quotidiane in qualità di consumatori. Se, ad esempio, siete tra coloro che utilizzano abitualmente la classica pellicola trasparente per avvolgere i cibi e proprio non riuscite a farne a meno, vi proponiamo alcune alternative riutilizzabili per sostituirla, che vi permetteranno di ridurre la quantità dei rifiuti prodotti in cucina. E’ inoltre bene sapere che non tutte le pellicole sono uguali, perciò vi forniremo anche alcune informazioni in merito alle alternative presenti in vendita.

1) Pellicola senza PVC

La maggior parte delle pellicole in commercio sono composte da PVC (polivinilcloruro), un materiale plastico derivato dal petrolio. Le pellicole contenenti PVC sono riciclabili, ma andrebbero in ogni caso evitate poiché le sostanze plastificanti in esse contenute sono ritenute in grado di trasmigrare nei cibi con cui entrano in contatto. Per questo motivo, alcuni marchi della grande distribuzione, come Coop e Esselunga, hanno deciso da qualche tempo di mettere in commercio pellicole in polietilene (PE), che ne sono prive.


2) Pellicola in Mater-Bi

pellicola-mater-bi
Si tratta di una pellicola in bioplastica che può essere smaltita nel bidone dell’umido, in quanto completamente biodegradabile. E’ stata sviluppata da Novamonted è la prima pellicola composta interamente a partire da materie prime vegetali che la rendono completamente compostabile. Può essere utilizzata per avvolgere qualsiasi tipo di alimento.

3) Contenitori riutilizzabili

plastica-e-alimenti
Tra i contenitori riutilizzabili presenti in commercio, è preferibile scegliere quelli in vetro. Non tutte le materie plastiche sono infatti adatte ad entrare in contatto con i cibi e purtroppo non è quasi mai possibile conoscere con certezza le sostanze utilizzate per produrre i comuni contenitori in plastica sottovuoto. La questione plastica e alimenti è molto spinosa. Per approfondirla vi consigliamo la lettura del nostro articolo sulle materie plastiche da non usare mai con i cibi.

4) Coperchi in silicone

coperchi_silicone
Da qualche tempo sono disponibili in commercio dei coperchi in silicone, detti “universali”, adatti a sigillare contenitori di diverso tipo e resistenti sia alle alte che alle basse temperature. Si tratta di coperchi riutilizzabili in grado di proteggere ermeticamente i cibi creando un effetto “sotto vuoto”. Prima dell’acquisto, sarebbe opportuno accertarsi che essi siano costituiti da silicone completamente atossico ed adatto al contatto con gli alimenti, come dettano le norme CEE.

5) Alternative casalinghe

Molte ricette suggeriscono di coprire o di avvolgere la pasta frolla o altri impasti con della pellicola trasparente durante la lievitazione o prima di passare alle fasi successive di lavorazione. Nel caso di impasti che devono riposare in frigorifero, vi basterà ungerne la superficie con dell’olio e riporli su di un piatto. Nel caso di impasti che devono lievitare a lungo, come quelli per preparare il pane o la pizza, è bene che li riponiate all’interno di una ciotola in vetro o di un piatto, da ricoprire con un canovaccio umido. Essi manterranno in ogni caso la morbidezza desiderata.
Marta Albè
Leggi anche plastica e alimenti: come riconoscere le materie plastiche da non usare mai con i cibi
Leggi anche la nostra guida alla conservazione dei cibi

Music goes Green: i musicisti si convertono all'energia pulita

<>

Music goes Green: i musicisti si

| Stampa |
music_green
Andando a un concerto vi sarà capitato di notare l’intricata ragnatela di fili che scende dal palco, termina in ciabatte lunghissime, si attacca a prese ancora più grandi. Fare musica, a meno che non sia attorno a un falò in una spiaggia, è un affare da migliaia di kilowatt di energia. I musicisti ne sono consapevoli. E proprio da loro oggi vengono numerosi esempi di sensibilità nei confronti della questione ambientale, cui non mancano azioni concrete per limitare l’impatto delle proprie canzoni.
Studi di produzione che si convertono al fotovoltaico, band piccole e grandi che selezionano le sale in cui registrare anche in base all’emissione di Co2, musicisti che auto producono stanze alimentate in maniera off-grid o che addirittura costruiscono studi a impatto zero.

Partiamo dagli Stati Uniti.
A New York la più ampia superficie privata coperta da pannelli solari si trova sui tetti del Brodway Stages, il centro di produzione cinematografica e televisiva di New York (qui vengono prodotte alcune delle più note serie tv del canale CBS) che con questo sistema alimenta la corrente necessaria per i sound stages. Un’operazione i cui risultati sono stati calcolati in 100mila dollari di risparmio e 360 tonnellate di Co2 non emesse (equivalente a 8500 alberi piantati in città).
solar_roof_brodway
Nel 2004 Cake, band californiana diventata nota al grande pubblico per la magnifica cover di I will survive, acquistano una casa a Sacramento che nel tempo convertono a studio di registrazione alimentato da un sistema fotovoltaico. Il loro impegno è tale al punto da aver dichiarato che l’ultimo lavoro in uscita Showroom of Compassion è stato prodotto usufruendo interamente di energia solare.
Il Treesound Studio di Atlanta, famoso per aver fatto echeggiare voci come quella di Whitney Houston e Outkast and the Roots, rende pubblici i propri consumi in termini di energia solare attraverso il sito web e dice di far viaggiare i propri ospiti con un automobile alimentata a biodiesel.
TREE-SOUND-STUDIOS
Anche Jack Johnson, l’ex surfista hawaiano che da qualche anno ha abbandonato la  tavola per abbracciare la chitarra, ha aperto un suo studio a Los Angeles in cui alimenta mixer e amplificatori tramite un sistema di pannelli fotovoltaici.

Gli europei non sono da meno, però.

The premises è il nome di uno degli studi del circuito indie londinese. Ci ha suonato gente come The Klaxons e Bloc Party. Hanno 18 pannelli solari applicati sul tetto dello stabile che alimentano il circuito interno. Ci ha registrato anche Joycut, la band bolognese che si definisce ecowave, attenta all’impatto ambientale di ogni sua nota.
recording-studio-london
Tra i nostrani, Pierò Pelù qualche anno fa ha dichiarato di far funzionare il suo personale studio di registrazione a solare. “Un modo per riuscire a produrre le proprie idee cercando di avere meno impatto possibile sull’ambiente circostante” ha detto. Non solo. Pelù ha anche aggiunto che l’energia prodotta dal sole nelle ore diurne è più stabile e quindi più sicura per amplificatori e strumenti.
pieropelu_pannelli_solari
Sul filone dell’autoproduzione, ancora meglio di Pelù ha fatto il musicista australiano MonkeyMarc, produttore e dj che ha realizzato il suo studio usando materiali riciclati oltre che pannelli solari: merci per navi, strumentazione musicale di seconda mano, un pavimento che è in realtà il parquet di un palazzetto dello sport in disuso.
monkey_marc
Degna di nota anche l’azione intrapresa dai Motel Connection, il progetto parallelo condotto dal cantante dei Subsonica, Samuel, che mira soprattutto a sensibilizzare il pubblico. Attraverso un progetto integrato di comunicazione dal nome volutamente ambiguo H.E.R.O.I.N., la band ha prodotto un video gioco contenuto nel cd e un fumetto edito dalla casa editrice Verde Nero, in collaborazione con il Politecnico di Torino. L’obiettivo: diffondere i principi dei processi sistemici in cui viviamo e per i quali ogni azione compiuta può essere assorbita e trasformata in altro che sarà risorsa per qualcun altro. Così come la natura (ma a pensarci bene anche la musica) fa da secoli.
Pamela Pelatelli







sabato 7 gennaio 2012

Come riciclare in modo corretto.Prepariamoci alla Festa del Riciclo di Estrofficica

Riciclare in modo creativo può essere facile, divertente ed istruttivo. Il riciclo creativo, infatti, non ha confini e potenzialmente si applica a tutte le cianfrusaglie che per abitudine e pigrizia siamo abituati a gettare.
FOCUS: Scopri come riciclare la plastica correttamente nella raccolta differenziata

Ecco invece le migliori idee per stimolare la nostra fantasia e realizzare qualche simpatica creazione, facendo un favore all’ambiente e usando oggetti che probabilmente non avremmo più pensato di potere usare.
1] Videocassette:
Possiamo riutilizzare le vecchie videocassette VHS per fare tavolini, sedie, mensole e molti altri oggetti impensabili per la casa.
Vai alla guida su come riciclare vecchie videocassette
2]  Floppy Disk:
Ecco diverse idee su come realizzare bloc-notes, borse, portapenne, orecchini e altri oggetti riciclando dei vecchi floppy disk.
Vai alla guida su come riciclare i floppy disk
3] Vecchi tappeti:
Lo sapevate che i vecchi tappeti hanno svariate chiavi di riutilizzo sia in casa che in giardino? O per la casetta dei vostri animali domestici? C’è anche chi ne fa borsette…
Vai alla guida su come riciclare vecchi tappeti
4] T-Shirt:
E’ possibile riciclare vecchi magliette per fare cuscini, patchwork o addirittura borsette della spesa.
Vai alla guida su come riciclare t-shirt o magliette
5] Gel di silice o silica gel:
Anche i sacchettini di silica gel possono essere riusati, per togliere l’umidità e conservare gli oggetti più svariati e possono anche essere rigenerati.
Vai alla guida su come riciclare il gel di silice o silica gel
6] Vaschette in polistirolo:
Anche le vaschhette in polistirolo che buttiamo sempre via sono un ottimo materiale da usare per imballaggi o per realizzare decorazioni e altre creazioni.
Vai alla guida su come riciclare le vaschette in polistirolo
7] Tappi di plastica:
C’è chi riusa i tappi di plastica per realizzare collane o anche altri oggetti più difficili, oppure li usa per progetti equo-solidali.
Vai alla guida su come riciclare i tappi di plastica
8] Vecchi CD e DVD:
Altra risorsa inaspettata, i vecchi CD e DVD possono essere riciclati per realizzare piccoli componenti di arredo o suggestive creazioni artistiche. E c’è anche chi ricompra DVD usati.
Vai alla guida su come riciclare vecchi CD e DVD
Infine, alcune occasioni speciali, in cui possiamo dare il meglio di noi stessi utilizzando fantasia e vecchi oggetti.
A Natale, con decorazioni ecologiche fatte da materiali di scarto o con un regalo di arte riciclata, oppure a Carnevale con maschere e accessori fai da te.
Buon riciclo creativo a tutti!